Cosa vedere a Rio Marina sull’Elba: l’orto dei Semplici e l’Eremo di Santa Caterina

Cosa vedere a Rio Marina sull'Elba: l'orto dei Semplici e l'Eremo di Santa Caterina

Se visiti Rio Marina sull’Isola d’Elba, non perdere l’occasione per ammirare l’Eremo di Santa Caterina e l’Orto dei Semplici. La parte più montuosa dell’Isola d’Elba conserva splendidi tesori e tanti elementi preziosi per chi vuole conoscere la storia e la cultura dell’Isola toscana.

Cosa vedere a Rio Marina sull’Elba: l’orto dei Semplici e l’Eremo di Santa Caterina:

 

La storia e le tradizioni dell’Eremo di Santa Caterina

L’Eremo di Santa Caterina d’Alessandria è situato lungo la via che collega Rio nell’Elba a Nisporto. Si trova a 500 metri sul livello del mare, in una splendida posizione panoramica. Secondo gli storici, probabilmente l’eremo è stato fondato nel IX secolo, epoca in cui gli eremiti avevano eretto una chiesa, un romitorio e un hortus conclusus sopra un piccolo tempio antico. Le mura oggi presenti risalgono al 1624. La tradizione vuole che l’eremo sia stato ampliato e abbellito in seguito all’apparizione di Santa Caterina, apparsa a un pastorello in tutto il suo splendore, vestita con un ambito bianco, durante un pomeriggio di primavera. A partire da quell’evento, a Rio nell’Elba la santa viene festeggiata ogni Lunedì di Pasqua. I riesi si dirigono all’Eremo per la celebrazione della festa della sportella, dolce tradizionale dell’Isola d’Elba, legato ad antichi rituali di fertilità.
Un tempo anche i marinai erano particolarmente devoti alla santa e le portavano degli ex-voto per ringraziarla della sua protezione in mare e per l’abbondanza della pesca. I marinai riesi prendevano il largo guardando la chiesa, salutandola con il cappello in mano e tenendo la bandiera a picco.

Il declino e la rinascita dell’Eremo di Santa Caterina

L’Eremo di Santa Caterina ha iniziato a vivere il suo declino a partire dal 1858, anno in cui l’ultimo custode ha abbandonato il santuario. L’edificio è stato completamento abbandonato ed è caduto in rovina, subendo anche gravi furti. Tuttavia, negli anni Novanta le cose sono cambiate. Il fotografo e scrittore tedesco Hans Georg Berger ha dato il via alla riscoperta di questo luogo, trasformando l’Eremo di Santa Caterina in un centro culturale di alto livello, che ospita diversi eventi, soprattutto mostre d’arte e di fotografia.

L’Orto dei Semplici, la riscoperta della tradizione botanica elbana

Inoltre, dalla collaborazione di Hans Georg Berger con i botanici Gabriella Corsi e Fabio Garbari dell’Università di Pisa è nato anche l’Orto dei Semplici. Questo luogo è stato concepito per promuovere e diffondere la conoscenza delle piante caratteristiche dell’Arcipelago Toscano, preservando le tradizioni etnobotaniche insulari. Al progetto anche contribuito anche gli architetti Roberto Gabetti e Aimaro Isola. I botanici dell’Università di Pisa si sono concentrati soprattutto sulla preservazione della flora spontanea, mentre gli esperti della Scuola di Studi Superiori Sant’Anna di Pisa hanno curato la parte agraria. Qui si trovano, infatti, diverse piante medicinali tradizionali come la salvia, il rosmarino, la lavanda, la melissa, la camomilla, il timo, la calendula, e altre ancora. Il luogo è aperto al pubblico ed è possibile prendere parte a visite guidate per conoscere le piante officinali dell’Orto e il loro utilizzo in erboristeria. Per approfondire il tema è possibile leggere il libro: “L’orto dei semplici nell’Eremo di Santa Caterina a Rio nell’Elba” a cura di Fabiano Camangi e Agostino Stefani, edito da Edizioni ETS.

Come raggiungere l’Eremo di Santa Caterina

Per raggiungere l’Eremo di Santa Caterina occorre imboccare la strada che collega Rio nell’Elba a Nisporto. Dopo circa 2 km di percorrenza bisogna lasciare l’automobile in un piazzale e proseguire a piedi seguendo le indicazioni per l’Eremo. Ci sarà quindi da incamminarsi brevemente lungo un viottolo sterrato costeggiato dai cipressi e da macchia mediterranea.

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Photo Credits:
Foto di Niccolo Rigacci per Wikimedia

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