Victor Hugo: il suo soggiorno sconosciuto sull’isola d’Elba

In pochi sanno che l’isola d’Elba fu luogo di soggiorno per uno degli scrittori più importanti della letteratura francese, Victor Hugo. L’autore di “Notre-Dame de Paris” trascorse circa un anno della sua infanzia sulla bella isola toscana perché suo padre, Leopold Hugo, un militare, a seguito di uno scandalo, venne trasferito all’Elba.

A testimonianza del suo passaggio, Portoferraio ha dedicato a Victor Hugo una via nel cuore del centro storico e una targa marmorea che si trova nel chiostro del Palazzo della Biscotteria, sede del Municipio.

Ripercorriamo la sua infanzia sull’isola:

Il trasferimento della famiglia Hugo sull’Isola d’Elba

Victor-Marie Hugo, ultimo di tre figli, nacque a Besançon il 26 febbraio 1802 da Sophie Trébuchet e Joseph Léopold Sigisbert Hugo, comandante militare francese. Come spesso accade alle famiglie di militari di alto rango, anche la famiglia Hugo seguì gli spostamenti di Leopold Hugo a Marsiglia, in Corsica e successivamente a Bastia.

Per uno scandalo che coinvolse il capo della brigata del comandante Hugo, una parte del battaglione fu trasferita a Santo Domingo, mentre la restante all’Elba. Sebbene ufficialmente la motivazione dello spostamento fu la difesa dell’isola da attacchi da parte degli inglesi e da possibili azioni piratesche, per Leopold Hugo, invece questo trasferimento rappresentò un vero e proprio confino: si ritrovò improvvisamente lontano dagli scenari bellici più prestigiosi.

Victor Hugo sull’Elba

Nella primavera del 1803 si trasferirono sull’isola d’Elba solo Leopold e i suoi tre figli, tra cui il piccolo Victor Hugo. La madre rimase a Parigi per chiedere l’intercessione e la protezione di Giuseppe Bonaparte, fratello del più celebre Napoleone, che verrà esiliato proprio all’Elba nel 1814. Insieme alla famiglia Hugo giunse una balia francese a cui si aggiunse anche una italiana. Come confidò Leopold a sua moglie in un epistolario, il rapporto tra il piccolo Victor, che aveva una salute cagionevole in quanto nato prematuro, e la donna elbana non fu semplice. La spiegazione fu di natura linguistica: il dialetto elbano era molto diverso dal francese. L’orecchio del bambino si abituò presto alla nuova lingua, tant’è che le prime parole da lui pronunciate furono in italiano delle isole, come attestarono sia Alexandre Dumas che il critico letterario Charles Saint-Beuve.

Non si sa di preciso dove soggiornò la famiglia Hugo sull’Isola d’Elba. Alcuni indicano una casa in via del Buongusto, nella parte finale dell’attuale via Garibaldi. Altri una casa appartenuta all’Arciprete Barberi, che si trovava in via degli Ebrei, chiamata oggi via Elbano Gasperi, al civico 20.

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Foto di 139904 da Pixabay

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