La grotta sepolcrale di San Giuseppe: Necropoli rupestre di Rio Marina

Sull’isola d’Elba nel 1966 è stata scoperta la necropoli di Rio Marina nota anche col nome di Grotta di San Giuseppe, un’importante scoperta che ha permesso agli studiosi di riscrivere un pezzo della storia degli abitanti di quest’isola.

Souvenir Sardegna: ecco quelli più tipici

• La scoperta della grotta
• Una visita a Rio Marina

La scoperta della grotta

La grotta di San Giuseppe è una cavità naturale utilizzata come luogo di sepoltura risalente all’Eneolitico e probabilmente riservata a uno specifico clan famigliare. A scoprirla furono dei geologi italiani, al suo interno ritrovarono i resti di una novantina di uomini, il luogo di sepoltura appartiene alla cultura funeraria del Rinaldone diffuso nel III millennio a.C..

I resti e gli oggetti ritrovati hanno permesso agli archeologi di poter ricostruire le condizioni di vita del tempo per i popoli italici abitarono questo territorio. Ma nonostante l’enorme quantità di ritrovamenti portati alla luce, né gli archeologi né gli storici sono stati ancora in grado di decifrare le funzioni della grotta, aldilà dell’uso sepolcrale.

Una visita a Rio Marina

Il comune di Rio Marina si trova in una posizione strategica, affaccia sul porto di Piombino e un tempo aveva la fama di essere il centro minerario dell’isola. Oggi la località è votata interamente al turismo e attrae ogni anno molti visitatori attratti dalle bellezze del piccolo borgo e dei paesaggi che lo circondano.

Rio Marina infatti è circondata da un bellissimo paesaggio collinare dove la terra conserva il caratteristico colore rossastro ereditato dal suo passato quando qui veniva estratto il ferro. Appena arrivati si rimane incantati dalla sabbia di ematite di fronte alla meravigliosa Torre degli Appiani. Chi vuole approfondire la storia di questo posto può visitare il Museo dei Minerali e dell’arte mineraria per poi proseguire con un tour nelle vicine cave ormai chiuse.

Scopri come è facile raggiungere quest’angolo dell’isola ricca di storia prenotando uno dei traghetti per l’Elba.

Photo Credits
Foto di Carlo Pelagalli da Wikimedia Commons